in un guscio di noce: Meninos Gordos

lunedì 24 ottobre 2011

Meninos Gordos

I fratelli Matteo e Anna Perrero cominciano a girare per le corti d'Europa nell'autunno del 1840, partendo dal Piemonte, dove erano nati, verso la Francia e poi in Spagna e Portogallo (arrivano a Lisbona nel 1842). Vengono esibiti al pubblico pagante, nelle fiere di paese, come "meninos gordos" o "gigantes"; corpulenti ma anche armoniosi ed eleganti, colpiscono la fantasia popolare al punto da diventare, a partire dalla metà dell'Ottocento, soggetto prediletto da pittori e ceramisti: uno stilema tradizionale della ceramica portoghese, in particolare di piatti, tazze e paleiteros.

da Meninos Gordos-faiança Portuguesa di Isabel Maria Fernandes

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Cavò fuori da una scatola, tutta incrostata di rubini, la noce: e la schiacciò. Si aspettava di trovarci la pezza di tela, tanto decantata: ma invece c'era una nocciola; schiacciò anche questa, e rimase stupito di trovarci dentro un nocciolo di ciliegia. Schiacciò anche il nocciolo di ciliegia, il quale era tutto pieno della sua mandorlina. Aprì in mezzo la mandorlina, e ci trovò un chicco di miglio. Aprì il chicco di miglio, e lo stupore di tutti non fu piccolo davvero quando ne tirò fuori una pezza di tela di mille metri così meravigliosa, che c'erano dipinti sopra ogni maniera d'uccelli, di pesci, di animali, con gli alberi, i frutti e le piante della terra, gli scogli, le rarità e le conchiglie del mare, il sole, la luna, le stelle, gli astri e i pianeti del cielo.